Oggi, 21 giugno, primo giorno d’estate! Per godercela senza il rischio di scottature ed eritemi e per evitare il precoce invecchiamento della pelle, abbiamo imparato a proteggerci con le creme solari almeno fin dai primi raggi di sole primaverili.
Tuttavia ancora ci poniamo la domanda: il sole fa bene o fa male?
Dipende da come ci esponiamo al sole.
Pro: il sole
- favorisce la sintesi della vitamina D
- combatte il rachitismo ed i batteri
- fissa il calcio nelle ossa
- fa bene anche a livello psicologico, perché stimola la produzione di endorfine e combatte la depressione.
Contro: un’esposizione solare massiccia e senza un’adeguata protezione può provocare danni irreversibili alla nostra pelle (ustioni, rughe, macchie scure, invecchiamento precoce fino al melanoma) e con l’età perde il potere di rigenerarsi e di auto-ripararsi.
Da che cosa dobbiamo proteggerla?
Dai raggi solari che sono di tre tipi:
- la luce visibile, che ha pure un effetto antidepressivo
- i raggi infrarossi, quelli che danno la sensazione di calore, ma possono portare disidratazione e vasodilatazione
- i raggi ultravioletti, che sono invisibili e non riscaldano, ma sono quelli che possono produrre gli effetti più dannosi sulla pelle perché con la loro lunghezza d’onda corta, riescono a penetrare anche negli strati più profondi.
I raggi ultravioletti si possono distinguere in
- UVA, compongono circa il 90% della radiazione ultravioletta, stimolano l’abbronzatura, ma possono provocare l’invecchiamento precoce della pelle, allergie e tumori cutanei perché arrivano negli strati più profondi della pelle
- UVB, il restante 10%, che favoriscono l’abbronzatura veloce e la sintesi della vitamina D, ma provocano scottature, arrossamenti, eritemi e tumori cutanei
- UVC, che non arrivano alla Terra perché lo strato di ozono agisce da barriera.
Per proteggere la pelle dagli effetti dei raggi UV, è necessario usare le creme solari
Quando si parla di creme solari, la scelta di un fattore di protezione più alto si rivela una delle strategie più importanti per una migliore prevenzione nei confronti del melanoma.
Inoltre, un’altra buona abitudine da non sottovalutare mai è l’applicazione della crema nel modo corretto e nella giusta quantità. L’effetto di protezione dai raggi UV spesso non è completo proprio perché applichiamo strati di crema più sottili rispetto a quelli raccomandati dai produttori.
Allora qual è la dose consigliata?
La dose di crema solare consigliata, quella su cui si fanno i test per la determinazione del fattore di protezione o SPF (il numero che viene indicato sulle confezioni della crema), è di 2mg per ogni centimetro quadrato di pelle.
Facciamo un po’ di calcoli: una persona media, alta tra il metro e sessanta e il metro e settanta, di una sessantina di chili di peso, dovrebbe avere una superficie di pelle di circa 1,5 metri quadrati, che equivalgono a 15.000 centimetri quadrati. Quindi, saranno necessari 30 g di crema per coprire adeguatamente tutto il corpo, equivalenti più o meno a 2 noci di crema. Un flacone da 200 ml dovrebbe quindi bastare per 6 applicazioni. Come mai allora vediamo flaconi di creme solari che durano per tutta l’estate, se non addirittura riutilizzati l’estate successiva?
Utilizza una crema con fattore di protezione più alto per compensare la minore quantità applicata e scegli creme solari con fattore di protezione almeno pari a 30 o superiore. In teoria, anche un fattore 15 sarebbe sufficiente, ma visto che nella pratica l’applicazione non è corretta, meglio una protezione più alta.
Oltre alla quantità utilizzata, fai attenzione a non lasciare scoperta nessuna parte del corpo e a proteggerti anche con i vestiti e con l’ombra. Abbigliamento coprente, magari in cotone o lino bianco. Cappelli, occhiali da sole, indumenti e creme solari sono i nostri alleati durante l’estate.
Scegli la giusta crema solare in base al fototipo della tua pelle
Il fototipo si ricava da caratteristiche somatiche come il colore degli occhi, dei capelli e della pelle e dalla capacità o meno di abbronzarti o di scottarti dopo l’esposizione ai raggi solari.
Vengono identificati classicamente nella popolazione 6 fototipi, sai qual è il tuo?
Conoscere il tuo fototipo aiuta a proteggere meglio la salute della tua pelle.
La protezione solare giusta è infatti quella adeguata al proprio colore. Se non sai a quale dei sei fototipi appartieni, puoi scoprirlo nel portale del Ministero della Salute dove in questa sezione specifica puoi fare il test. Basta indicare il colore degli occhi, dei capelli, l’incarnato, la presenza di lentiggini, la frequenza delle scottature e scoprirai così qual è il tuo fototipo e quali comportamenti ed accorgimenti devi adottare per stare al sole in sicurezza.
Oltre alle creme solari, un altro valido aiuto per assicurarti una buona fotoprotezione è assumere un integratore alimentare specifico.
3 validi motivi per assumere un integratore solare
- con un integratore solare sei protetto tutto il giorno, non ci devi più pensare, ogni volta che esci di casa e sei esposto al sole, sei protetto
- sei protetto in modo omogeneo perché tutte le parti del corpo vengono protette in modo omogeneo
- la protezione viene dall’interno del corpo e quindi anche lo strato più profondo della pelle sarà ben protetto.
Oggi è accertato che anche le lunghezze d’onda più lunghe, come la radiazione infrarossa e la radiazione UVA molto lunga, possono penetrare nella pelle e causare gravi danni cutanei.
Gli integratori non sostituiscono una fotoprotezione regolare, ma sono un ottimo complemento all’utilizzo delle creme solari
La ricerca nutrizionale consiglia una serie di sostanze che proteggono la pelle dalle radiazioni UV, il licopene, la luteina ed alcune vitamine.
Una formulazione veramente speciale è SunISDIN, un integratore alimentare che aiuta a preparare la pelle all’esposizione solare. Sviluppato e formulato da dermatologi e nutrizionisti, è un’innovativa combinazione di ingredienti naturali, minerali ed estratti di piante e contiene antiossidanti, carotenoidi e vitamina D.
Tutte le molecole che sappiamo che funzionano sono state combinate in un unico prodotto. Questo è un grande vantaggio perché la concentrazione è abbastanza bassa. Allo stesso tempo può produrre effetti sinergici grazie alla loro combinazione. In altre parole si evitano effetti indesiderati che potrebbero derivare da alte concentrazioni di integratori alimentari e contemporaneamente la protezione è addirittura migliore.
Inoltre SunISDIN contiene vitamina D, molto importante soprattutto per chi applica regolarmente le creme solari, perché potrebbe più facilmente incorrere in un deficit di vitamina D. Consigliato per tutti i tipi di pelle per migliorare la protezione che già otteniamo con prodotti ad uso topico.
Con i prodotti topici, appunto le creme solari, possiamo avere una protezione alta, media, o bassa. Un integratore solare invece fornisce un SPF al massimo 6 o 8, ma la protezione è omogenea e duratura, perché attraverso una azione nutrizionale fornisce una fotoprotezione globale alla nostra pelle.
Conclusione
All’inizio la fotoprotezione riguardava soltanto i raggi UVB ad onda corta, poi abbiamo scoperto che anche gli UVA sono pericolosi. Inoltre ora sappiamo che anche le lunghezze d’onda più corte, come la luce visibile e i raggi infrarossi, possono danneggiare seriamente la pelle.
Per proteggere la pelle dalle aggressioni delle radiazioni solari è necessario adottare una nuova strategia. Dobbiamo affrontare tutte queste sfide andando oltre le protezioni solari classiche.
Come? Con l’uso di prodotti ad uso topico come le creme solari e l’assunzione di integratori solari. Dermatologia e Nutrizione insieme per prevenire gli effetti nocivi del sole e non rinunciare a quelli più benefici per la nostra salute.
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